Le frequenti domande dei pazienti
No. La blefaroplastica è una tecnica che consente la correzione di un difetto esistente alla nascita o che si acquisisce progressivamente con l'età. E' fortemente consigliata a tutti coloro che hanno una riduzione del campo visivo, valutabile con un esame apposito. In assenza di questa indicazione assoluta, la blefaroplastica può essere richiesta da chiunque la ritenga necessaria, ma sarà il chirurgo a valutarne l'esecuzione.
No. Solitamente i primi pazienti si presentano dal medico dopo i 35 anni ma il picco di richieste si hanno tra i 40 e i 50 anni.
Si. Dopo la raccolta di un'anamnesi accurata e di un esame obiettivo ben condotto, in assenza di patologie sistemiche di rilievo, si può proporre l'intervento in anestesia locale e in regime di Day Hospital.
Generalmente viene consigliato qualsiasi periodo dell'anno fatta eccezione per i mesi estivi troppo caldi.
No. Le cicatrici sono pressochè invisibili seppur presenti.
Solo un intervento chirurgico mal condotto può essere causa di un danno oculare.
Si, quando vi sia una riduzione rilevante del campo visivo o per finalità estetiche.
Si. L'intervento di blefaroplastica consente la rimozione delle borse a livello delle palpebre inferiori che conferiscono spesso un aria stanca al/alla paziente.
Generalmente no. A meno che non sia espressamente richiesto dal/dalla paziente.
Gli interventi più comunemente associati alla blefaroplastica sono il lifting del sopracciglio e alcuni trattamenti di medicina estetica come la tossina botulinica.
In alcuni casi si, consente di correggere la ptosi palpebrale.
Generalmente si consiglia di attendere 15 giorni per le lenti e una settimana per gli occhiali da sole.
Si consiglia di evitare l'esposizione il più possibile nei primi 6 mesi per evitare l'ipercromia cutanea in sede di cicatrice.
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